Se il tuo lavoro ti porta a maneggiare materiali caldi o altri rischi termici, saprai già quanto sia importante avere una protezione adeguata. In quest’articolo ti fornirò una guida per capire in pochi semplici passaggi come scegliere il guanto anticalore adatto a te.
Non sono qui per spiegare le ustioni perché penso che tutti le conoscano, ma in settori dove il caldo estremo è una componente quotidiana del lavoro, potresti ritrovarti con qualcosa di più di una semplice ustione. Avere un guanto anticalore adatto a te, cioè che faccia da scudo al calore dandoti la giusta protezione, farà la differenza tra una giornata di lavoro normale e una corsa al pronto soccorso.
Riuscire a scegliere il guanto anticalore adatto a te, quello perfetto che ti consente di avere la giusta protezione senza però limitare la tua destrezza è fondamentale e deve venire prima di tutto, sia che tu stia saldando, o che sia coinvolto nella produzione di metalli, o che lavori in una panetteria, in pizzeria o che svolgi una qualsiasi attività dove si rende opportuna avere una protezione dal calore da contatto.
Per scegliere il guanto adatto a te però devi prima familiarizzare con il modo in cui queste tipologie di guanti sono classificati e testati.
Forse avrai già sentito parlare della marcatura EN 407 che accompagna il simbolo della fiamma su tutti i guanti anticalore, ma se ti chiedessi di spiegarmi la EN 407 riusciresti a farlo?
Non ti preoccupare se la tua risposta è negativa, perché fortunatamente proseguendo la lettura imparerai a riconoscere immediatamente se quello che stai guardando è il guanto che può aiutarti a stare al sicuro dal pericolo del calore.
Come avrai intuito tutto ruota sulla EN 407, che è lo standard europeo utilizzato per qualsiasi guanto venduto come Dispositivo di Protezione Individuale contro i rischi termici.
Perciò, tutti i guanti che hanno superato almeno uno dei 6 test stabiliti per i rischi termici, saranno contrassegnati sul dorso con questo simbolo:
Il pittogramma della fiamma di solito è accompagnato da un numero a 6 cifre e ognuno determina il livello raggiunto nei 6 diversi test.
Tutti i test in questo caso sono classificati su una scala che va da 0 a 4, dove zero significa che il guanto non ha superato il test, mentre il 4 significa che su quel test il guanto ha la massima resistenza.
Potresti anche trovare la lettera X o N /A, che significa che il guanto non è stato sottoposto a quel test specifico, perché magari il produttore lo ha rivolto a un settore specifico che non interessa quel pericolo.
Vediamo adesso nella pratica come si legge il pittogramma che identifica i guanti anticalore, così che tu a colpo d’occhio potrai individuare subito che il guanto specifico è quello anticalore adatto a te e al tuo lavoro.
Per essere verosimile prenderò un pittogramma reale, quello che trovi nel dorso di questo guanto che ho preso da DPI-Shop.it.
Il pittogramma che trovi nel dorso del guanto in esame è questo:
EN 407
423X4X
Adesso analizziamo i 6 numeri che identificano i 6 diversi test, per capire meglio cosa rappresentano:
- Il primo test è la resistenza all’infiammabilità e in questo pittogramma è al livello massimo, il 4.
- Il secondo è la resistenza al calore da contatto che in questo caso è a 2 quindi nella scala da 0 a 4 è un livello medio.
- La resistenza al calore convettivo che su questo guanto è al livello 3, quindi quasi al massimo.
- Il quarto è la resistenza al calore radiante e in questo caso la lettera X indica che il guanto non è stato sottoposto a quel test, essendo un guanto per saldatura il calore radiante non è un pericolo a cui è sottoposto il saldatore.
- La resistenza a piccoli schizzi di metallo fuso, che in questo caso è al livello massimo il 4, infatti, questo è uno dei pericoli principali da cui si deve proteggere il saldatore.
- Il sesto e ultimo test è la resistenza a grandi schizzi di metallo fuso e anche in questo caso la X indica che il guanto non è stato sottoposto a questo test.
Per essere classificato EN 407, il guanto deve raggiungere almeno il livello 1 sulla resistenza all’abrasione, quindi parliamo di un rischio meccanico identificato nella EN 388 di cui ho parlato ampiamente nell’articolo su come scegliere il guanto da lavoro giusto, che se non lo hai ancora letto t’invito a farlo non appena avrai finito con questa lettura.
Come ho appena scritto il guanto non può essere Certificato EN 407 se non ha almeno il livello 1 di resistenza all’abrasione e non ha superato almeno 1 dei 6 test relativi alla EN 407 che ho citato sopra.
Se hai già letto qualche altro articolo di questo blog, avrai visto che mi piace entrare in profondità sui singoli argomenti, perciò mettiti comodo perché non posso lasciarti prima di aver specificato cosa significa ognuno dei 6 test della EN407, per te sarà fondamentale per capire ancora meglio se il guanto con il pittogramma che stai valutando è quello anticalore adatto a te.
Partiamo subito con la descrizione del primo test che deve sostenere il guanto per essere certificato anticalore EN 407.
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Resistenza all’infiammabilità
Questo test misura la resistenza del guanto alla combustione. Si basa sul periodo di tempo in cui il materiale continua a bruciare e brillare dopo che la fonte di accensione è stata rimossa, parlo quindi di post-combustione e post-incandescenza.
Leggi ora come funziona il test:
- livello 1 post combustione meno di 20 secondi post incandescenza infinito;
- livello 2 post combustione meno di 10 secondi post incandescenza meno di 120 secondi;
- livello 3 post combustione meno di 3 secondi post incandescenza meno di 25 secondi;
- livello 4 post combustione meno di 2 secondi post incandescenza meno di 5 secondi.
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Resistenza al calore da contatto
Questo secondo test di resistenza al calore da contatto si basa sull’intervallo di temperatura (100 – 500 °C) in cui il lavoratore deve avvertire dolore per almeno 15 secondi. Questo test è direttamente correlato a quello di cui ti ho appena parlato, quello dell’infiammabilità, infatti, un guanto che raggiunge un livello 3 in questo test se non ha raggiunto lo stesso livello anche sul test 1 avrà un livello massimo di calore da contatto al livello 2.
Ecco di seguito come viene misurato questo test, temperatura dopo 15 secondi (°C):
- livello 1 – 100 °C
- livello 2 – 250 °C
- livello 3 – 350 °C
- livello 4 – 500 °C
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Resistenza al calore convettivo
Questo test di resistenza viene misurato in base all’intervallo di tempo in cui il guanto è in grado di ritardare il trasferimento di calore da una fiamma, quindi viene utilizzato un macchinario che emette un flusso di calore e si misura il tempo che il guanto impiega per salire di 24°C.
Questa resistenza viene misurata esclusivamente se il guanto ottiene una resistenza ai livelli 3 o 4 nel test d’infiammabilità, quindi il 1° test.
Ecco come avviene la misurazione di questa prova:
- livello 1 meno di 4 secondi
- livello 2 meno di 7 secondi
- livello 3 meno di 10 secondi
- livello 4 meno di 18 secondi
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Resistenza al calore radiante
Questo test di resistenza invece misura l’intervallo di tempo in cui il guanto è in grado di ritardare il trasferimento di calore quando è esposto a una fonte di calore radiante.
Come per il test precedente viene utilizzato un macchinario che espone il guanto al calore radiante alla potenza di 80Kw/M2 e si misura il tempo che impiega il guanto per aumentare la temperatura di 24°C.
Anche questa resistenza, come nel test precedente, viene misurata esclusivamente se il guanto ottiene almeno una resistenza al livello 3 nella prova d’infiammabilità, quindi il test 1.
Ecco come avviene la misurazione di questo test:
- livello 1 più di 7 secondi;
- livello 2 più di 20 secondi;
- livello 3 più di 50 secondi;
- livello 4 più di 95 secondi.
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Resistenza a piccoli schizzi di metallo fuso
In questo test viene misurata la resistenza a piccoli schizzi di metallo fuso, stabilendo il numero di gocce di metallo fuso necessarie per riscaldare il guanto aumentandone la temperatura di 40 °C, le goccioline vengono generate fondendo una barra di acciaio con una fiamma ossiacetilenica (ottenuta con una miscela di acetilene e ossigeno che permette di raggiungere la temperatura di fiamma fino a 3030 °C).
Come per i test precedenti anche questo è applicabile solo se il guanto ha raggiunto almeno il 3° livello nel 1° test.
La misurazione dei livelli avviene nel modo seguente:
- livello 1 più di 10 secondi;
- livello 2 più di 15 secondi;
- livello 3 più di 25 secondi;
- livello 4 più di 35 secondi.
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Resistenza a grandi schizzi di metallo fuso
L’ultimo test determina il peso del metallo fuso necessario per provocare la foratura o levigatura su un foglio di PVC che simula la pelle della mano, posto dietro il campione di guanto.
Il guanto non supera il test se le goccioline di metallo rimangono attaccate al materiale del guanto o se il campione s’infiamma.
Di seguito la misurazione dei livelli:
- livello 1 30 g;
- livello 2 60 g;
- livello 3 120 g;
- livello 4 200 g.
Hai visto com’è semplice leggere il pittogramma dopo aver ricevuto le giuste informazioni?
Ma prima di lasciarti voglio darti ancora qualche altra informazione.
Infatti, nei guanti per saldatura oltre alla EN 407 potrai scegliere citata anche la EN 12477, questa norma specifica i requisiti e metodi di prova per i guanti di protezione da utilizzare nelle saldature manuali dei metalli, nel taglio e nei lavori connessi.
La norma EN 12477 classifica i sistemi di saldatura manuale in 2 tipi diversi:
- Tipo A: saldatura a gas. Ottenuta per fusione, dove la fonte di calore è generata tramite la combustione di un gas o di una loro miscela assieme all’ossigeno.
- Tipo B: saldatura ad arco elettrico. È quella ottenuta tramite l’impiego di elettrodi ricoperti TIG (Tungsten Inert Gas) – MIG (Metal Inert Gas) – MAG (Metal Active Gas).
La norma per i guanti per saldatori stabilisce anche le lunghezze minime che devono avere in base alla taglia, che sono le seguenti:
- Taglia 6: lunghezza minima 30 cm;
- Taglia 7: lunghezza minima 31 cm;
- Taglia 8: lunghezza minima 32 cm;
- Taglia 9: lunghezza minima 33 cm;
- Taglia 10: lunghezza minima 34 cm;
- Taglia 11: lunghezza minima 35 cm.
I guanti per saldatura di tipo A sono caratterizzati da un’elevata destrezza e adatti quando esegui lavori di estrema precisione.
A questo punto hai acquisito tutte le nozioni necessarie per sapere come scegliere il guanto anticalore adatto a te, che tu sia un saldatore o che svolgi qualsiasi altra attività che ti porti a maneggiare elementi caldi.
Ora sei consapevole di cosa significa EN 407 ed EN 12477 e, con la guida che ti ho fornito sei in grado di leggere i pittogrammi senza problemi.
Da adesso, nessun rivenditore ti potrà fornire un guanto non adatto alle tue esigenze, perché applicando le indicazioni contenute in quest’articolo, potrai districarti nella giungla di proposte commerciali evitando le fregature.
Metti subito alla prova la tua conoscenza navigando tra i guanti disponibili su DPI-Shop nelle categoria corrispondenti ai Guanti anticalore raggiungibili cliccando qui.
Se hai bisogno di supporto, ricorda che puoi contare sugli specialisti di DPI-Shop.it, pronti a rispondere alle tue domande, basterà inviare una mail o telefonare al numero che trovi su www.dpi-shop.it per risolvere il tuo problema e individuare la soluzione migliore per il tuo caso specifico.
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Alla Prossima
Ilario
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