Ecco come districarsi in una giungla di articoli che sembrano tutti uguali.
Se hai bisogno di proteggere le tue mani durante il lavoro, ti sarà certamente capitato di cercare un guanto di protezione e dover scegliere fra decine di articoli apparentemente identici. Dopo la lettura di quest’articolo imparerai come scegliere il guanto da lavoro giusto, e saprai districarti in una giungla di articoli che sembrano tutti uguali.
Voglio evitare di annoiarti con discorsi tecnici, e sarò molto pratico e diretto, inizierò subito con un esempio di un guanto classico: il Guanto di pelle fiore bovino.
Qui sotto riporto la foto di 2 articoli diversi, e senza considerare la differenza di tonalità causato dalla disposizione delle luci per realizzare la foto, come potrai notare i guanti sembrano perfettamente identici.
Entrambi hanno il polso orlato rosso, entrambi hanno il pollice ad ala, insomma sembrano uno identico all’altro. Si tratta forse dello stesso articolo?
Invece no!
Scopriamo insieme le differenze.
Ecco la prima: il prezzo.
Il guanto A costa € 0,30 in meno rispetto a quello B. Ti starai chiedendo com’è possibile.
Resta con me perché lo stai per scoprire.
E’ ovvio che se il rivenditore ti propone 2 articoli identici dove uno costa 30 centesimi di euro in meno dell’altro, chiunque sceglierebbe quello meno costoso.
Non avendo altri parametri di valutazione è naturale che sia così.
Eppure la scelta del prodotto più economico potrebbe rivelarsi sbagliata e tra poco capirai il perché?
Infatti, nonostante entrambi i guanti siano Certificati CE, ed entrambi i guanti siano certificati per rischi meccanici in base alla norma EN388, c’è un altro elemento distintivo, tra i 2.
Avrai certamente notato che tutti i guanti certificati per rischi meccanici EN388 sotto il pittogramma che riporto sotto hanno un numero.
In questi guanti il numero sotto il pittogramma è diverso. Per il guanto A è 2121 mentre per il guanto B è 3142. Ed è proprio capendo il significato di questi numeri che potrai indirizzarti verso il guanto che meglio soddisfa le tue esigenze.
Non sai cosa significano?
Pazienta ancora un pochino, perché nelle prossime righe ti svelerò cosa significano e capirai finalmente come districarti nella giungla di guanti apparentemente tutti uguali.
Devi sapere che i guanti per essere certificati devono superare dei testi molto severi, nel nostro caso il simbolo con il martello indica che la protezione è da rischi meccanici, parliamo quindi di un dispositivo di protezione di categoria II.
Prima di entrare nello specifico del pittogramma e non hai letto l’articolo precedente, ti riassumo brevemente la differenza tra i DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) di Categoria I, II e III.
- I DPI di Categoria I, offrono una protezione da rischi minimi, quindi sono adatti per ridotte esigenze di protezione. Ad esempio rientrano in queste categorie i guanti monouso in latex che proteggono semplicemente da sporco e umidità, oppure i guanti in nitrile che proteggono dal contatto con agenti chimici.
- I DPI di Categoria II, invece offrono una protezione da rischi medi. Infatti, senza la protezione dei guanti di categoria II potresti procurarti piccole ferite da taglio curabili con un cerotto, ma potresti procurarti anche dei tagli profondi in grado di lesionare i tendini.
- I DPI di Categoria III, offrono una protezione per rischi alti, contro danni irreversibili e pericolo di morte, come ad esempio le lesioni causate da agenti chimici. Prova a pensare cosa succederebbe se chi lavora a contatto con gli acidi, invece di guanti di protezione da agenti chimici in Nitrile usasse dei guanti assorbenti di pelle. Le conseguenze nel migliore dei casi sarebbero dolorose escoriazioni delle mani, al peggio le sostanze chimiche penetrano in maniera impercettibile attraverso i guanti di pelle fino a raggiungere il sangue con conseguenze serie e dannose.
Spero non ti sia terrorizzato. Dopo essere certo che conosci le differenze tra i DPI di categoria I, II e III, possiamo entrare nel vivo dell’articolo, adesso lascia che ti sveli quali sono i fattori che vengono valutati durante la certificazione da rischi meccanici EN388 e come si leggono i numeri posti sotto il pittogramma.
I rischi meccanici sono: abrasione, taglio, strappo e perforazione.
Il test EN388 contempla quindi 4 fattori:
- Resistenza all’abrasione
- Resistenza al taglio
- Resistenza allo strappo
- Resistenza alla perforazione
Il punto 1, la resistenza all’abrasione, varia da un valore minimo di 0 a un massimo di 4
Il punto 2, la resistenza al taglio, oscilla da un minimo di 0 a un massimo di 5.
Il punto 3, la resistenza allo strappo può variare da 0 a un massimo di 3.
Il punto 4, ultimo ma non per importanza, è inerente la resistenza alla perforazione che può variare da un minimo di 0 a un massimo di 4.
Svelato questo, ora ti darò un piccolo aiuto per leggere i dati riportati nel pittogramma.
Il guanto A ha un pittogramma che riporta il numero 2121 mentre per quello B è 3142.
Procediamo ora con una breve analisi per comprendere come leggere i pittogrammi.
2121 significa che il guanto ha resistenza all’abrasione 2 in una scala che va da 0 a 4, quindi la protezione all’abrasione è media.
Il secondo numero, è la resistenza al taglio che va da 0 a 5, ed essendo numero 1 significa che la protezione dal taglio è proprio minima.
Il terzo numero, indica la resistenza allo strappo che nel nostro caso è 2 quindi una protezione media.
Il quarto e ultimo numero indica la resistenza alla perforazione che può variare da 0 a 4 e nel nostro caso è 1 quindi minimo.
Vediamo invece il numero del pittogramma del guanto B: 3142.
Come vedi la differenza ora non sono più soltanto i 30 centesimi di costo ma le differenze sostanziali di resistenza.
In questo caso abbiamo una resistenza all’abrasione di 3 quindi vicina al massimo di 4 contro i 2 del precedente guanto.
Una resistenza al taglio di 1 e qui i guanti si pareggiano e non essendo in realtà dei guanti anti taglio è normale che la protezione dal taglio sia minima. Poi abbiamo una resistenza allo strappo di 4 quindi massima, rispetto al 2 del guanto A, e una resistenza alla perforazione di 2 su 4 rispetto al valore 1 del guanto A.
È quindi scontato che un guanto che ha dei valori di resistenza molto più elevati sia anche più durevole, dunque anche se più costoso se consideri un dato periodo, acquistandolo andrai in ogni caso a risparmiare, perché dovrai sostituirlo con meno frequenza rispetto al guanto A che essendo meno resistente, si consumerà più rapidamente e andrà quindi sostituito.
Spero di aver illustrato in modo chiaro queste differenze e di averti reso consapevole di come poter scegliere il guanto da lavoro giusto e poterti orientare nella giungla di articoli che sembrano tutti uguali, ma che come ti ho dimostrato invece non lo sono.
Ma ci sono ancora delle informazioni importanti che devi conoscere: quando il numero è 0, significa che il guanto non ha superato il test specifico, se invece trovi una X significa che non è stato sottoposto a quel test specifico.
Bene! A questo punto penso di averti svelato tutto, ora sei abile e arruolato per scegliere il tuo guanto specifico.
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Alla prossima.
Ilario