Che cosa significa DPI?

Parlando con diverse persone mi sono accorto che non tutto sanno, che cosa significa DPI. In realtà ogni giorno si aggiunge qualche acronimo e mi rendo conto che per chi non è addetto al settore può non essere intuitivo. In quest’articolo ti svelerò cosa significa DPI e la loro classificazione.

Ma prima lascia che mi presenti: il mio nome è Ilario e sono uno degli specialisti di DPI-Shop.it. Lavoro da circa 16 anni nel settore dell’antinfortunistica, e mi occupo della ricerca di DPI specifici.

Non mi voglio dilungare oltre, perché se hai iniziato la lettura, è perché ti avevo promesso che ti avrei svelato il significato di DPI, quindi non voglio farti attendere ancora.

DPI è l’acronimo che significa Dispositivo di Protezione Individuale.

Ma cosa è un Dispositivo di Protezione individuale?

Per DPI s’intende qualsiasi indumento, complemento o accessorio che tu lavoratore puoi utilizzare allo scopo di proteggerti contro uno o più rischi che minacciano la tua sicurezza o la tua salute durante le ore lavorative.

I DPI però sono diversi e legati all’attività che svolgi e ti consentono di tutelarti dai molteplici rischi intrinsechi alla tua attività.

I DPI impiegati più frequentemente sono quelli per la protezione respiratoria (mascherine), con cui l’emergenza Sanitaria causata dal Covid-19 ci ha fatto prendere confidenza, ma non sono gli unici Dispositivi di Protezione che ci hanno protetti durante la pandemia.

Infatti, abbiamo preso confidenza anche con i DPI per la protezione degli occhi (occhiali o schermi di sicurezza), per la protezione delle mani (guanti), per la protezione del corpo (vestiario), e anche se non direttamente collegati al Covid tra i DPI più utilizzati, ci sono anche quelli per la protezione dei piedi (calzature) e per la protezione del capo (caschi).

I DPI sono imposti dalle norme inerenti alla sicurezza sui luoghi di lavoro e sono contenute nel Decreto Legislativo 81/2008; in particolare, l’art. 20 che contempla quali siano gli obblighi di tutti i lavoratori.

Secondo quest’articolo, tu lavoratore devi prenderti cura della tua salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle tue azioni o omissioni, conformemente alla tua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro.

Tra le varie disposizioni dettate dalla normativa in questione, c’è quella di osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva e individuale, utilizzando correttamente le attrezzature da lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto, nonché i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI).

L’obbligo è di utilizzare in modo appropriato i Dispositivi di Protezione Individuale messi a tua disposizione e segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto, eventuali anomalie dei DPI, e qualsiasi condizione di pericolo di cui vieni a conoscenza, adoperandoti direttamente, in caso di urgenza, nell’ambito delle tue competenze e possibilità per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.

Ovviamente essendo i DPI articoli certificati, cioè che subiscono dei test di laboratorio sempre più restrittivi per stabilirne la conformità non devono essere rimossi e soprattutto modificati.

I requisiti che devono essere rispettati dai DPI, sono elencati nell’art. 76 del medesimo decreto prima citato.

In particolare, i DPI devono:

• Essere adeguati ai rischi da prevenire, senza comportare di per sé un rischio maggiore;
• Essere adeguati alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro;
• Tenere conto delle tue esigenze ergonomiche o di salute;
• Poter essere adattati secondo le tue necessità.

In caso di rischi multipli che richiedono l’uso simultaneo di più DPI, questi devono essere tra loro compatibili e tali da mantenere, anche nell’uso simultaneo, la propria efficacia nei confronti del rischio o dei rischi corrispondenti.

Proseguendo con gli articoli del decreto, l’art. 78 prevede che i lavoratori segnalino immediatamente al datore di lavoro o al dirigente o al preposto qualsiasi difetto o inconveniente rilevato nei DPI messi a disposizione.

Come ti avevo anticipato in premessa, prima di chiudere, ti voglio svelare anche come vengono classificati i DPI.

Avrai certamente sentito parlare di DPI di Categoria I, II o III, e se non sai ancora a cosa si riferiscono queste classificazioni, resta ancora con me perché proseguendo nella lettura lo scoprirai.

Hai già letto che i DPI si suddividono in tre categorie, secondo quanto riportato dal Decreto Legislativo 475/92.

– Categoria I: DPI concepiti per rischi di lieve entità;
– Categoria II: DPI concepiti per rischi di media entità;
– Categoria III: concepiti per rischi di morte o lesioni gravi e di carattere permanente.

Voglio essere il più chiaro possibile, quindi ti farò degli esempi per essere certo che tu abbia chiara la differenza tra le diverse categorie.

La Categoria I, per rischi minimi o di lieve entità.

Se prendiamo ad esempio la protezione garantita dal guanto, sarà quella offerta dai guanti in latex che ti proteggono da umidità e sporco nelle normali attività di pulizia. Senza quindi entrare a contatto con agenti chimici e rischi di tipo meccanico.

La Categoria II, invece, rappresenta i rischi medi. Ad esempio quelli meccanici.

Prendendo sempre a riferimento i guanti, la protezione media è certamente quella da una lama affilata che può causare piccole ferite, con tagli curabili con un semplice cerotto, oppure tagli più profondi che possono giungere fino ai tendini.

In questo caso il danno causato sarà ingente perché ti obbligherà a punti di sutura ma soprattutto ad assenze prolungate dal lavoro.

Ricorda che i DPI che ti proteggono dai rischi medi sono identificati dal pittogramma che indentifica l’articolo come protettivo da rischi meccanici, in base alla norma EN 388. Il pittogramma è il seguente:

Sotto il pittogramma troverai 4 numeri che indicheranno le seguenti resistenze:

  1. all’abrasione,
  2. al taglio,
  3. allo strappo,
  4. alla perforazione

In ultimo troviamo la Categoria III, che riguarda i DPI in grado di proteggerti da rischi alti, che possono causarti danni irreversibili mettendo in pericolo la tua vita.

Se prendo ad esempio ancora i guanti, immagina se nel lavoro a contatto con gli acidi, impiegassi per errore dei guanti di pelle e quindi assorbenti, invece che i giusti guanti in Nitrile che nascono per proteggerti appunto da agenti chimici.

Le conseguenze possono essere delle dolorose lesioni per le tue mani, ma se l’agente chimico è particolarmente aggressivo e pericoloso, potrebbe penetrare nella pelle e raggiungere il sangue alterandone i valori con conseguenze molto gravi.

Bene, a questo punto posso affermare di aver mantenuto la mia promessa e averti dato tutte le informazioni che ti avevo promesso.

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Alla prossima.
Ilario

P.S.: se sei alla ricerca del tuo DPI specifico t’invito a visitare il sito https://www.dpi-shop.it

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